Una settimana di lavoro trascorsa in soccorso delle popolazioni dell’Emilia-Romagna per Gerardo Rui, volontario del gruppo comunale della Protezione Civile di Fiume Veneto.

Rientrato domenica 4 giugno da Forlì, Rui commenta: “Insieme ad altri quattro colleghi, tre da Trieste e uno da Vito d’Asio, siamo stati impegnati presso l’archivio comunale e in alcuni magazzini di aziende locali di Forlì. In molti anni di esperienza sulle emergenze, mi sono trovato di fronte a una situazione che non avrei mai potuto immaginare. L’estensione del disastro è notevole, il fango ha invaso strade, cantine, abitazioni, magazzini, intasando canali di scolo e fognature. In alcune vie l’acqua è arrivata al primo piano in pochi minuti, distruggendo anni di sacrifici e portando via delle vite umane. C’è fango argilloso dappertutto, le idrovore e le pompe, che si usano di solito in caso di alluvione, sono poco efficaci nell’aspirare la densa melma che ormai ricopre ogni cosa. Bisogna operare la sua rimozione principalmente a mano, utilizzando delle pale simili a quelle per spazzare la neve. Abbiamo passato la gran parte dei nostri sette giorni di attività immersi nel fango e nell’acqua, cercando di recuperare tutto il salvabile.

Abbiamo incontrato persone disperate per aver perso tutto, ma anche una popolazione che sta lavorando notte e giorno per risollevarsi e ritornare a una vita normale.”

Un plauso da parte dell’amministrazione comunale di Fiume Veneto a Gerardo Rui – dichiara l’assessore alla Protezione Civile Alessandro Arnoldi -, storico volontario del gruppo di Fiume Veneto. Mercoledì 7 giugno sarà la volta di Federico Fruch, che ha dato la sua disponibilità alla trasferta emiliana. Ancora una volta la generosità e le competenze della Protezione Civile si confermano preziosissime durante le emergenze, dimostrando quanto il senso di solidarietà dei friulani sia forte, rimanendo sempre in prima linea.”